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E' stato condannato a 12 anni per concorso esterno in associazione mafiosa l'ex sindaco di Palagonia.

faustofagone

 

 

 

Alla fine la condanna è arrivata, 12 anni per concorso esterno in associazione mafiosa, per essere stato il referente di cosa nostra a Palagonia proprio negli anni in cui i cittadini del piccolo ed operoso paese della provincia Catanese gli avevano dato fiducia consegnandogli le chiavi della città unitamente alla poltrona di primo cittadino.

Anni di indagini da parte della magistratura, anni di lotte politiche quando in tempi non sospetti persone e politici come l'attuale Sindaco di Palagonia Valerio Marletta dicevano che nella classe politica e dirigente del paese c'èra qualcosa che non quadrava.

Nel contesto del processo Iblis sono arrivate condanne per un totale di 300 anni di carcere.

Una sentenza di primo grado che vedrà sicuramente la vita degli altri gradi di giudizio ma che da subito, gia' in fase dibattimentale, poteva contare su una costruzione logica forte e supportata da prove.

Interessante e a tratti elefantiaca infatti negli anni l'attività di indagine che ha portato i pm Antonino Fanara e Agata Santonocito aiutati dalle varie forze di polizia a raccogliere centinaia di prove, intercettazioni ambientali, fotografie, racconti di testimoni, che alla fine, uniti insieme, hanno mostrato un quadro inquietante e " cattivo ".

Per anni politici, imprenditori e mafiosi hanno collaborato insieme per tenere sotto scacco il territorio, in paesi come palagonia il risultato finale di tutto ciò è stato il degrado sociale ed economico del paese.

Oggi con questa sentenza e con al comune un primo cittadino che da sempre ha combattuto contro il fenomeno mafioso a Palagonia, una grande vittoria per la popolazione si è compiuta.

Raccogliendo i cocci del proprio paese i Palagonesi hanno ricevuto giustizia, e adesso, possono cominciare a sperare in un futuro diverso che sia da monito a quanti vogliono fare della cosa pubblica, una cosa nostra.

Luca Conti - Raccontiamo Catania Network