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Oggi parleremo di diastasi addominale, un problema diffuso che soprattutto negli ultimi anni ha avuto un aumento di interventi in Italia dove si è avuta una sensibilizzazione maggiore su questo tipo di patologia. Torneremo sull' argomento nel corso dell' anno ed in questo articoli chiariremo alcuni punto fermi aiutati dal Dott. Umberto Napoli, specializzato in medicina e chirurgia estetica ed operante a Milano.

 

 

Dottore, Cos'è la diastasi addominale?

Avete presente quell’ anti estetica pancetta che compare dopo una gravidanza o dopo un dimagrimento importante? Dovete sapere che spesso la causa di quest’ addome un po’ globoso è una  patologia conosciuta con il termine di diastasi della muscolatura retta addominale.

In pratica si crea una situazione che determina un’eccessiva distanza tra i due muscoli retti dell’addome.

Questa condizione è dovuta a un rilasciamento dell’ aponeurosi tendinea, una sorta di cerniera che mantiene vicini i muscoli retti addominali.

Entro certi limiti questa condizione è fisiologica, ma oltre una certa misura si tratta di una condizione patologica. Le cause più comuni sono la gravidanza e l’obesità;  altre cause devono essere ricercate in una ridotta attività fisica e nell’ invecchiamento.

 

Oltre al disagio estetico, cosa comporta?

L’aspetto Estetico è sicuramente l’elemento preponderante.  Le pazienti spesso hanno difficoltà a farsi vedere in costume e talvolta a gestire le relazioni con il proprio partner per la vergogna che provano nel mostrarsi.

L’aspetto globoso persistente dell’ addome simula una nuova gravidanza, questo occasionalmente genera imbarazzo nella paziente, che riceve complimenti o domande in merito alla scontata gravidanza in essere, che in realtà non c’è.

Tuttavia ci sono anche problematiche funzionali non trascurabili: Mal di schiena per l’instabilità del bacino e l’incontinenza urinaria sono le più comuni oltre che le più fastidiose e mal sopportate. 

 

Come si può intervenire sulla diastasi? 

Mediamente l’approccio più comune è quello conservativo, con esercizi di ginnastica posturale per il potenziamento della muscolatura addominale.

Tuttavia non si ha mai una risoluzione ma solo una stabilizzazione della situazione in essere. Per essere risolutivo il trattamento è generalmente chirurgico.

Esistono tecniche differenti che hanno tutte lo stesso obiettivo, cioè il ripristino della normale distanza tra i muscoli retti addominali. L’intervento proposto di solito è una addominoplastica funzionale eseguita però non con finalità estetiche ma con l’obiettivo di consentire la riparazione della diastasi muscolare ed eventualmente di correggere l’eventuale ernia ombelicale associata. Altre metodiche come la correzione in laparoscopia o con la chirurgia robotica sono più rare e non risolvono completamente l’eccesso di cute e le smagliature addominali.

 

Quale tecnica di intervento utilizza maggiormente?

L’addominoplastica funzionale è la tecnica che utilizzo di più e che garantisce i migliori risultati. I risultati ottenibili con questa metodica sono stabili , duraturi e ha un tasso molto basso di complicazioni.

 

l' Intervento di correzione della diastasi può essere abbinato ad altri per raggiungere il massimo risultato da un punto di vista estetico?

Certamente. L’eventuale rimozione del tessuto adipo-cutaneo esuberante consente di avere una pancia piatta e senza pelle in eccesso. Spesso le mie pazienti, chiedono di associare una mastoplastica additiva o una mastopessi con protesi.

per massimalizzare il risultato estetico e tornare a godere di un bel seno florido oltre che di una pancia piatta. Perché anche il seno, oltre alla pancia, risulta compromesso da una gravidanza e dal successivo allattamento

 

I risultati sono definitivi? 

In generale si, i risultati sono definitivi e soddisfacenti. Talvolta , soprattutto quando non vengono rispettate le indicazioni post operatorie possono comparire delle recidive locali che rendono necessario un nuovo intervento correttivo.

 

Cosa si può fare per scongiurare eventuali recidive?

E’ necessario non aver fretta di guarire. Io consiglio sempre una guaina compressiva che consenta di scaricare le pressioni esercitate dall’addome sulla muscolatura retta. LA guaina deve essere indossata per almeno 30 giorni continuativamente dopo l’intervento.

 

Si può tornare a fare sport dopo l'intervento?

Si, il ritorno ad un’attività sportiva regolare è sempre consigliata. Non amo il “fai da te”, quindi consiglio a tutte le mie pazienti di affidarsi a personal trainer specializzati affinché il recupero sia ottimale e il più graduale possibile.

LINK AL SITO DEL DOTT. NAPOLI